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Guglielmo Ciarlantini (1881-1959)

 

Nasce a San Ginesio (MC) il 21 novembre 1881 da Elimeno Ciarlantini e Domenica Ricci di Caldarola.

Frequenta la scuola primaria a San Ginesio, gia ispirato dalla vena artistica non ancora diciottenne da autodidatta inizia la decorazione della volta presbiteriale della chiesa di S.ta Maria delle Grazie a San Ginesio(Monache Santa Chiara), quindi la decorazione della Chiesa dei Chierici Minori (gli angeli diafani) ed il quadro della Madonna del Rosario, la decorazione della chiesa di Regnano presso Tolentino e nella chiesa di s. Tommaso a San Ginesio esegue la pala della S. Margherita (1905).

A S. Angelo in Pontano presso la Collegiata realizza il trittico con il Redentore,S. Nicola e S. Michele; a Penna S. Giovanni decora il teatro comunale.    

Sarà nel 1905 che incontrando il pittore fra Paolo Mussini trasferisce sotto suo consiglio gli studi a Roma dove si iscrive al corso di nudo,sezione di figura dipinta presso l’Istituto di Belle Arti, frequenta al tempo stesso lezioni di storia dell’arte impartite da Giulio Ferrari presso il Museo Artistico di Roma.   Rimane ancora a Roma per 2 anni frequentando la scuola del nudo presso l’Accademia di Francia a Villa Medici, nonché lo studio del già famoso Giulio Aristide Sartorio. 

 

A Roma esegue alcuni ritratti e rientrato nella sua San Ginesio realizza le decorazioni della cap.la del Crocifisso nella chiesa di S. Francesco e nel salone da ballo del circolo cittadino in P.zza A. Gentili.                                                                                

Loro Piceno per commissione del Cardinale Mori esegue le decorazioni della Villa e della sua cap.la privata.                         Realizza nel 1908 in occasione della venuta del Prof. Holland il suo ritratto e quello della moglie che trovasi oggi l’uno nell’Aula Magna dell’Università di Oxford e l’altro a Londra in casa Holland.                                                    

Nel 1910 esegue il disegno per la realizzazione della corona della Madonna della Misericordia (Collegiata di S. Ginesio).

A Macerata decora il grande salone del Palazzo Comunale. Nel 1910 viene nominato insegnante supplente della Regia scuola Normale di San Ginesio.

Nel 1911 si trasferisce ad Aliforni di San Severino Marche in cui affresca la vita della Madonna di chiaro stampo preraffaellita presso la chiesa dell’Annunziata.

Parte per la grande guerra e viene  dislocato a Casal Monferrato (AL) in cui decora la Cappella privata del Palazzo Vescovile e la Cappella dedicata alla Madonna della Pace nella Cattedrale di Casal Monferrato.

Ritornato a San Ginesio decora la Capp.la dei Terziani Francescani dedicata a san Luigi Re di Francia ed a S.ta Elisabetta nella chiesa di San Francesco.

Partecipa al concorso bandito dal Ministero per Pubblica  Istruzione con il quadro di S. Francesco “Laudato si mi Signore” che viene premiato con la medaglia d’argento (Pinacoteca Comunale S. Ginesio).

Nel 1920 esegue il ritratto di Filippo Gentili (proprietà fam. Gentili) e nello stesso anno realizza il quadro S. Luigi dei Francesi (Pinacoteca Comunale S. Ginesio).

A Gualdo di Macerata decora la cappella privata nella Villa Agostani dedicata alle fanciulle di Nazaret- Regina Pacis e nello stesso paese esegue presso la chiesa dell’Ospedale la decorazione della vetrata con l’immagine della Concezione.

Decora l’atrio presso l’albergo Miramarche di S. Ginesio (oggi casa privata).

Esegue decorazioni presso la chiesa di S.Agostino a San Severino M. nella Capp.la del Santo Sacramento e presso la chiesa parrocchiale di Isola nel medesimo Comune.

Decora la Cappella del Conte Gentiloni Silveri a col Maggiore di Tolentino.

Esegue gli affreschi del Circolo cattolico a san Ginesio (opera abbattuta).

Trasferitosi a Fano decora il salone dell’industriale Ugolini, e della sua villa presso Pesaro.

Ritornato a San Ginesio decora l’abside della Cappella della Vergine della Misericordia nella Collegiata e nella medesima chiesa esegue le decorazioni nella Capp.la dell’Annunziata.

Nel 1926 esegue il progetto per la realizzazione del Parco delle Rimembranze a San Ginesio, è dello stesso anno il progetto per la tomba Tullio Taccari presso il Cimitero Fiolce di San Ginesio in cui redige anche il progetto per la realizzazione della cappella “Oscar Piatti” e quello riguardante la Capp.la  della Confraternita del Carmine; è ancora suo il progetto della cappellina privata Ilari-Rastelli ed il quadro dell’ Angelo sovrastante l’altare.

Nel 1928 redige il progetto di ripristino dell’Ospedale dei Pellegrini in San Ginesio, quindi il progetto di ripristino della Collegiata, e presso la medesima esegue la decorazione della cupola della Capp.la del Crocifisso.

E’ presso la chiesa di S. Francesco di San Ginesio che decora la Capp.la della Madonna e delle Anime Purganti, quindi la Capp.la di S. Antonio da Padova,e le decorazioni della cap.la del Battistero.

Ritornato a Gualdo decora la chiesa Parrocchiale.

Belforte del Chienti decora la Capp.la del Sacro Cuore e nella chiesa francescana la Capp.la dell’Immacolata.

E’ nel 1935 che a Francavilla d’Ete decora la Chiesa di S. Rocco.

A Corridonia nel grande salone dell’Impero esegue l’affresco di “Mussolini a cavallo”.

L’ultima sua opera nella chiesa di San Francesco a San Ginesio è l’affresco del Battesimo di Cristo (1941).

Fu Ispettore Onorario alle antichità per i Monumenti e Pinacoteche per oltre 30 anni, nonché nel 1950 fu nominato Accademico dei Catenati.                                                               

La sua attività didattica si compendia in 30 anni d’insegnamento presso la scuola professionale di Macerata in cui insegna arti figurative e pittoriche;

 

Fu maestro d’arte di:  

Italo Agus, Alfredo Alimento, Vittoria Bartolini, Tarcisio Bedini, Danilo Bergamo, Virginio Bonifazi, Raffaele Bonanotte, Carlo Bruzzesi, Guido Bruzzesi, Maria Cacciamani, Marco Cardelli, Giorgio Cegna, Eugenio Cerfoglio, Ottilia Ciardoni-Ludovici, Silvio Craia, Dante Ferretti, Franco Ferrucci, Benito Jacovitti, Sesto Luchetti, Paolo Magri Tilli, Lamberto Massetani,

Sergio Minuti, Lucio Paglialunga, Umberto Peschi, Sirio Reali, Elis Romagnoli, Nello Cantarini,Maria Rossini, Silvano Spaccesi, Mario Sparsoli, Gabriella Telloni, Valeriano Trubbiani, ed altri ancora.

 

A proposito della sua arte:
Ciarlantini ammirava i Macchiaioli, ma era affascinato dall'eleganza, da quel che di misterioso, di trascendente, che era nei Preraffaelliti .Erano i valori disegnativi, le eleganze formali quattrocentesche ad interessare fortemente Ciarlantini, tanto è vero che li preferiva a quelli cromatici.    

Sul terreno specifico dell'Arte Sacra per naturale inclinazione e per circostanze che tale inclinazione favorirono, amò, fin dall'adolescenza, dipingere arte sacra in edifici religiosi; Ciarlantini riteneva che la superficie non potesse sopportare la tridimensionalità; che la parete dovesse, in ogni caso, essere rigorosamente rispettata e, dunque, la sua decorazione non potesse che essere legata alle esigenze e alle regole della bidimensionalità: decorazione nella quale la linea assumesse il suo ruolo principale e il colore si risolvesse in campiture senza chiaroscuri, senza suggestioni di volumi.                                     Contatti con artisti del suo tempo:  

Bruno da Osimo, Adolfo de Carolis, Giuseppe de Angeli, fra Paolo Mussini, Angelo Zanelli, Giorgio Diamantini, Oscar Marziali, Piero e Giulio Bargellini, G. B. CarducciAngelo Josia, Dolores Prato, Luciano Moretti, G. Guastalla, Giuseppe Rossi, Domenico Morelli-

 

 

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